Continua a salire il numero delle morti sul lavoro in Italia con la tragedia della serata del 23 ottobre che ha coinvolto sede di Toyota Material Handling a Borgo Panigale, periferia di Bologna. Al momento, il bilancio vede due vittime, Lorenzo Cubello, e Fabio Tosi, e diversi feriti, alcuni gravemente.
Cosa sappiamo a ora
Un boato lacerante avvertito anche in altre parti della città e l’incertezza di non capire, durante quello che sarebbe dovuto essere un ordinario turno di lavoro, cosa fosse successo. Secondo quanto comunicato dai Vigili del Fuoco sull’account ufficiale X del Corpo, “l’intervento è iniziato alle 17,20, a Borgo Panigale, per una esplosione e successivo crollo del capannone. Tragico il bilancio, con feriti e due deceduti, di cui uno dopo il trasporto in ospedale”.
Secondo le prime informazioni diffuse dalla FIM- Cisl nella serata di ieri, ad esplodere sarebbe stato un compressore che ha “buttato giù uno dei muri del capannone che è caduto sulle persone che stavano lavorando”. Una tragedia che arriva il giorno prima di uno sciopero per la sicurezza, “a causa di altre situazioni a livello produttivo”, scrivono dalla Federazione italiana metalmeccanici aderente alla Cis, inizialmente proclamato per la giornata di oggi, giovedì 24 ottobre. Sciopero che, come conferma SGB, Sindacato Generale di Base, è stato convocato d’urgenza per domani, venerdì 25 ottobre, con un presidio davanti alla Prefettura di Bologna alle 10.
Toyota Material Handling occupa, nello stabilimento della periferia bolognese, circa 850 dipendenti, di cui 300 al lavoro al momento dello scoppio. Al momento, l’area risulta essere transennata e sotto sequestro, e sono in corso sopralluoghi per capire la dinamica di una tragedia grave che, considerato il numero di lavoratori presenti, avrebbe potuto avere conseguenze ancora più devastanti.