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L’espressione “Industria 4.0” è entrata ormai a fare parte della quotidianità di ciascuno di noi, rivoluzionando il nostro modo di lavorare. Azioni come sapere in tempo reale dove si trovi un carrello o predire una anomalia prima che questa diventi una avaria, non sono più fantascienza bensì una piacevole e consolidata realtà. Una transizione verso l’automazione che è stata in parte favorita e sospinta da tutta una serie di incentivi statali che nel corso degli anni si sono succeduti, cambiando nome, modalità e tasso di rimborso, ma non finalità. Ultimo provvedimento in ordine di tempo è la legge di bilancio 2021 che prevede una compensazione in credito d’imposta in percentuale variabile a seconda del tipo di bene, del costo e dell’anno di acquisto. Ad accendere un faro su queste misure e sulle modalità di ottenimento del credito è anche l’Agenzia delle Entrate che fa luce sulle caratteristiche obbligatorie che i muletti – e più in generale, i beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi aziendali secondo il paradigma 4.0 – devono possedere affinché vengano riconosciuti come fiscalmente agevolati.
Agevolazioni Industria 4.0 e muletti, quali le condizioni necessarie per accedere?
Per godere dei benefici 4.0, i carrelli elevatori devono obbligatoriamente possedere, nella loro configurazione di beni “nuovi”, 5 caratteristiche tecniche:
1) controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller);
2) interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
3) integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
4) interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;
5) rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Inoltre, viene richiesto il soddisfacimento di almeno 2 delle 3 caratteristiche che li rendono assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici:
1) sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
2) monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
3) caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).