Sono le regioni motore della logistica conto terzi italiana, da sole contano per il 53 per cento di un settore che vale, a livello nazionale, 114 miliardi di euro: il “triangolo della competitività” formato da Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, nel corso del 2022, ha registrato un fatturato stimato superiore a 60 miliardi di euro.
E, nonostante la presenza di diverse criticità ad alterare gli equilibri nel funzionamento delle supply chain nazionali ed estere – come i conflitti alle porte dell’Europa, il clima generale di incertezza o le difficoltà di approvvigionamento -, non frena la corsa al rialzo dei numeri e peso del comparto della logistica nell’economia italiana.
Allargando lo sguardo al panorama nazionale, anche la crescita della terziarizzazione continua, a conferma dell’importanza del ruolo svolto dai fornitori di servizi logistici: se nel 2009 valeva il 36 per cento del settore, nel 2022 equivaleva al 45 per cento di tutta la logistica, comparto che conta per 157 miliardi di euro.
A dirlo, accendendo un faro sulla situazione del comparto, sono i dati emersi in occasione del convegno “Strategia, innovazione e sostenibilità: il futuro della Logistica” realizzato dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, ITL – Istituto dei Trasporti e la Logistica -, Regione del Veneto e Assologistica nella cornice del parco scientifico Kerakoll, a Sassuolo (Modena).
A conquistare il ruolo di uno dei principali protagonisti del comparto nazionale della logistica e della logistica conto terzi è proprio la regione ospite del convegno, come spiegano, dal palco del convegno, le parole del direttore generale di ITL, Andrea Bardi.
“La Contract Logistics in Emilia-Romagna negli ultimi 5 anni ha fatto registrare la maggior crescita dell’occupazione rispetto a tutti gli altri settori dell’economia regionale” ha sottolineato il dg dell’Istituto. “Ciò più di ogni altro dato testimonia da un lato la rilevanza della logistica per l’economia regionale, dall’altro la necessità di sostenere iniziative collaborative volte a qualificare le competenze di settore accelerando al contempo la transizione digitale e la decarbonizzazione del comparto” .
L’Emilia Romagna vanta numeri più che lusinghieri: il fatturato della logistica, nel 2023, ha raggiunto il valore di quasi 11 miliardi di euro, registrando un confortante +5,7 per cento rispetto all’anno precedente, con un tasso di crescita superiore, nell’ultimo quinquennio, alla media nazionale. Mentre in Italia il fatturato della contract logistics è aumentato del 34,6 per cento, la percentuale della regione si attesta al 35,4, aumentando i ricavi di oltre 3 miliardi di euro in 5 anni. La regione, da sola, vale il 9 per cento della logistica conto terzi italiana.
Si conferma essere anche un territorio geograficamente strategico e attrattivo per il sistema logistico del Belpaese: dei circa 3500 immobili logistici registrati in tutta Italia, oltre 400 sono ubicati in regione, occupando una superficie, tra logistic center, transit point e centri di distribuzione, che supera 5,5 milioni di metri quadrati.
Una corsa al mattone che non conosce stasi: attualmente sono in costruzione altri 500 mila metri quadri di edifici per rispondere alle domanda sempre più alta e redditizia. Secondo l’analisi compiuta da World Capital Group e illustrata nel corso del convegno, in nessuna delle province della regione si registrano canoni di locazione inferiori a 60 euro a metro quadro.
Non solo Emilia Romagna: il triangolo della competitività
A condividere i felici dati del comparto diffusi durante “Strategia, innovazione e sostenibilità: il futuro della Logistica” sono le altre due regioni ai vertici di quello che, nel corso di eventi passati dell’Osservatorio Gino Marchet, è stato definito come “il triangolo della competitività”, vale a dire Lombardia e Veneto.
“I numeri mostrano una filiera logistica in continua crescita e le regioni coinvolte nel convegno vedono nei servizi logistici un motore per la crescita economica del territorio” ha spiegato durante l’evento Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics, “Coniugata con sostenibilità ambientale e sociale”.
Il contributo dato dalle tre regioni all’economia italiana è molto significativo: vi risiede circa 1/3 della popolazione nazionale, che equivale al 37 per cento del totale degli occupati, e in quei territori viene prodotto il 41 per cento del prodotto interno lordo italiano.
Traslando questi dati al comparto della logistica, le circa 28 mila aziende della regione (che valgono il 35 per cento del comparto nazionale) sono in grado di produrre oltre la metà, il 53 per cento, del fatturato globale nazionale. Si tratta di aziende altamente strutturate e più grandi rispetto alla media nazionale.
Inoltre, il 35 per cento delle aziende fornitrici di servizi logistici organizzate in società di capitali in Italia ha sede proprio nelle tre regioni motore del comparto.
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